Si incontrano spesso centri abitati nel mezzo del niente
Prima tappa: la cittadina fortificata patrimonio dell’UNESCO di Ait-Ben-Haddou, su una collina lungo il fiume di Ourzazate, con le sue case fatte di fango in cui vivono ancora 5 famiglie.
E dopo una giornata in pulmino arriviamo alla seconda tappa: il deserto!Questo purtroppo non è il Sahara con le sue dune sabbiose, è più un deserto sassoso con qualche duna ogni tanto. Il vero deserto dista due giorni di auto da Marrakech.
La nostra tenda (meglio non mostrarvi l’interno…)
Io (con 5 strati di vestiti addosso) sul mio dromedario che si sta sedendo
Tappa a Ourzazate, dove visitiamo il museo del cinema (per niente degno di visita)
mercato delle spezie e a dieci minuti a piedi dalla piazza Jemaa El Fna.
e il Palazzo El Badi, maestose rovine di un antico edificio, il luogo preferito per nidificare delle cicogne
La piazza principale è sicuramente una delle attrazioni della città, e il suo aspetto cambia dalla mattina alla sera: di mattina c’è un mercato all’aperto, con i venditori di frutta secca e datteri, le stoffe, le spremute (per soli 40 cent), e gli incantatori di serpenti, quelli che decorano le mani con l’henné, i lustrascarpe…
Verso sera i venditori se ne vanno e appaiono i banchetti con tavoli e panche per mangiare i cibi preparati sul momento
Incantatori di serpenti…
Presa a tradimento da due detentori di scimmie, che me le hanno prontamente piazzate addosso (legate con la catena, poverine).
La zona a nord della piazza Jema al-Fnaa è occupata dai Souk, il mercato principale coperto che si snoda su varie viuzze e piazzette, ciascuna dedicata ad una attività: i venditori di pelle (accidenti a me che non ho comprato niente, c’era un chiodo rosso in pelle di cammello…) , i gioiellieri, i tintori..un labirinto di bancarelle che attraversa il centro della Medina ed arriva fino alla moschea di Ben Youssef. Le stradine sono coperte da una tettoia di canne, e i negozietti vendono di tutto, dalle spezie alle babbucce tradizionali, gioielli d’argento, tappeti, lanterne di ferro battuto, argan in tutte le sue forme, candele…Noi abbiamo comprato davvero poco, mi sono tolta lo sfizio di comprare il burro di cacao colorante e poco altro. Contrattare è d’obbligo: necessario scendere di almeno due terzi del prezzo iniziale. Io completamente incapace di contrattare, quasi piangevo quando Michele insisteva 🙂
Giorno 5, di ritorno a Marrakech: la mattina la dedichiamo all’ Hammam e nel pomeriggio tappa obbligata ai Jardin Majorelle.
Come Hammam saremmo voluti andare al famoso Hamman de la Rose o ai Les Bains de Marrakech, consigliati anche dal proprietario del nostro Riad ma erano entrambi pienissimi, dunque abbiamo ripiegato sui Les Bains de l’Alhambra: 45 minuti di sauna, scrub per passare
poi alla sala massaggio, piena di candele e aromi e 45 minuti di massaggio con
olio di Argan. Favoloso.
Ci spostiamo poi in taxi verso il giardino Majorelle, che prende il nome dall’artista francese Jacques Majorelle, che scelse Marrakech come dimora nei primi del 900. Qui costruì una villa con le pareti blu (“oggi detto blu Majorelle”) e volle un giardino con due specchi d’acqua e tantissime piante, tra cui cactus, noci di cocco, banani, bambù e tanto altro. Nel 1980 la villa e il giardino furono acquistate da Yves Saint-Laurent e Pierre Bergé, che le riaprirono al pubblico. All’interno della casa c’è il Museo di Arte Islamica.
Dopo una giornata in giro, bellissimo fermarsi su una delle terrazze della città per gustarsi un tipico té alla menta. Questa foto è scattata sulla bellissima terrazza panoramica de La Maison de la Photographie, museo fotografico che raccoglie foto dal 1870 al 1950.
La sera del 31 l’abbiamo passata in piazza, anche se i marocchini non festeggiano Capodanno. Abbiamo incontrato alcuni amici italiani e abbiamo brindato allo scoccare della mezzanotte (e assistito ad un paio di furti, ops). L’ultimo giorno abbiamo visitato il Gueliz, quartiere nuovo della città fuori dalla Medina, non particolarmente degno di nota.
Dove Mangiare: abbiamo provato dal ristorante “Lussuoso” ai piccoli ristorantini ai bar, e il cibo è più o meno sempre quello: la Tajine, un piatto in umido servito nel tipico coccio nel quale si cuoce il piatto sulle braci, in diverse varianti: mqualli (pollo limone e olive), kefta (carne piccante e uova), mrouzia (agnello con prugne), spiedini di carne, polpettine ripiene di verdura o carne, cous cous e poco altro.
Molto buono Le Marrakchi, in piazza, con una bellissima ambientazione e danzatrici del ventre.
Difficile reperire alcool: abbiamo trovato però “Le Balama”, bellissimo ristorante e bar a lato della piazza, unico locale in centro che fa cocktail e dove si può fumare il narghilé.
gustarvi un the alla menta (con le foglie) con una vista sui tetti (pieni di parabole) della città.
Un viaggio bellissimo!
Anonymous
14/01/2014 alle 10:00 AMChe bel report! Ma quei jeans perfetti sono i famosi acne??
F.
Fall in Beauty
13/01/2014 alle 6:42 PMChe bel posto!
I colori che caratterizzano le vie di queste città sono spettacolari.
Oddio sono troppo buffe le capre sopra gli alberi xD
thejulietramble
13/01/2014 alle 5:27 PMMi sembra un viaggio da sogno! L’avete organizzato da soli o con un’agenzia? Pensi che per un gruppo di sole ragazze possa essere pericoloso?
ROCK AND FIOCC
13/01/2014 alle 5:38 PMl’abbiamo organizzato da soli e no, se siete in gruppo nessuna paura (ma anche in due)!
Anonymous
13/01/2014 alle 2:38 PMGiulia devi farci un post sulla tua beauty routine, assolutamente! In queste foto hai una pelle stupenda! e il burro di cacao colorante funzione davvero? Laura
ROCK AND FIOCC
13/01/2014 alle 5:39 PMlo farò, grazie! Si funziona, ma rende le labbra un po’ troppo fuxia per i miei gusti…
BaiLing
13/01/2014 alle 11:35 AMCiao Giulia,
che bello!! Sono contenta che alla fine sei riuscita a fare l’esperienza del deserto anche se non era quello di dune 🙂
Vedo che anche tu sei stata vittima dell’uomo con le scimmiette: anche a me le aveva praticamente tirate addosso… poverine 🙁
Essaouira sarà sicuramente la mia prossima tappa marocchina!
Baci e buon 2014 :-***
ROCK AND FIOCC
13/01/2014 alle 5:39 PMGrazie Roberta! I tuoi consigli sono stati preziosi 🙂 Buon anno anche a te!
Anonymous
13/01/2014 alle 10:19 AMin che senso avete assistito a dei furit??? O.O
le temperature com’erano? la città è pericolosa a tuo avviso o si può circolare tranquillamente senza preoccuparsi?
ROCK AND FIOCC
13/01/2014 alle 5:40 PMnel senso che in piazza hanno rubato i phone dalle tasche di poveri malcapitati sotto ai nostri occhi…
temperature appena sotto la media, c’erano sui 13 gradi con vento invece dei 20/23 previsti. La città non è super pericolosa ma non si può assolutamente andare in giro senza stare attenti: niente abiti e borse vistose, niente donne sole la sera!
Blue is in Fashion this Year
13/01/2014 alle 9:45 AMChe bel report!!
ROCK AND FIOCC
13/01/2014 alle 5:40 PMgrazie amica 🙂
Davis Li
13/01/2014 alle 4:21 AMWonderful trip. I wish I could have one trip like this. Thanks for sharing! Here is my blog. http://www.cheapdressale.com/blog