Buongiorno cari lettori! Scusate la mancanza di General mix, prometto che esce domani, tornerete a controllare?

Oggi se vi va vi propongo un articolo sull’amore 🙂

Odio i luoghi comuni sull’amore e le frasette sdolcinate che trovo di continuo come sfondo di varie foto Pinterest. “Mia moglie è la mia migliore amica” e cose del genere mi fanno quasi dubitare della mia relazione, perché decisamente Michele non è il mio migliore amico: non viene a fare shopping con me, non gli interessa il gossip, e soprattutto lo trovo attraente. Vorrei fare mille foto romantiche con lui ma poi mi vergogno da sola, non scriverei mai una dichiarazione d’amore su Facebook dove tutti possono leggere, odio le coppie appiccicose che limonano in luoghi pubblici.

Guardare i video di Esther Perel -una psicoterapeuta belga esperta in temi amorosi e autrice del bestseller Mating in Captivity: Unlocking Erotic Intelligence, tradotto in 24 lingue –mi rassicura sulla mia visione dell’amore. Sono molto interessanti (credo di avere guardato tutti quelli che ho trovato su Youtube!) perché insegnano che l’amore non è una fiaba ma è bello comunque.

Non possiamo pretendere che una persona ci dia tutto quello che vogliamo: la stabilità ma la sorpresa continua, l’amicizia ma la passione, la presenza ma la novità continua. Spesso la gente si lascia dicendo “ho scelto la persona sbagliata” mentre invece, dice Esther, probabilmente si aspettava cose impossibili dalla relazione

In questo video per esempio spiega che il matrimonio è ovviamente difficile, che chiediamo al nostro partner di essere tante, forse troppe cose e che le coppie che dicono di essere migliori amici sono quelle che di solito non fanno sesso!

Questo è INTERESSANTISSIMO (l’ha fatto per TED): perché il desiderio non rimane quello dei primi 3 mesi di relazione? La spiegazione è ironica a sufficienza per non deprimerci e da ottimi spunti di riflessione su come vivere il sesso anche dopo tanti anni con la stessa persona

Molto interessante anche il video che riassume la sua teoria sull’infedeltà:

(potete anche guardare i mini video “Understanding Infidelities” se non avete tempo per questo).

Sarà che non mi fido delle coppie felici perché sono annebbiate dall’amore, non mi fido delle coppie infelici perché è troppo penoso starli ad ascoltare, mi piace invece scoprire il parere di un’esperta sul campo, tra l’altro molto simpatica 🙂

p.s a Dicembre uscirà un post sui consigli cinematografici di film con storie d amore realistiche!

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7 Commenti

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  1. Laura

    03/11/2015 alle 12:18 PM

    Bella l’argomentazione. L’amore va coltivato insieme. Non è una cosa facile e che va sicuramente oltre le passioni iniziali. Forse e per questo che adesso trovare una relazione stabile sia diventato molto difficile. Stare insieme tutta la vita e condividere un progetto costa fatica..molta

    http://www.salt-eco.com

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  2. Bianca

    03/11/2015 alle 11:03 AM

    Ciao! Seguo sempre i tuoi post, non posso più farne a meno!
    volevo consigliarti anche i video di alain de botton della serie “parlare d’amore”.

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  3. Giulia

    02/11/2015 alle 6:40 PM

    Scusami se mi intrometto, ma leggendo questo post e il tuo commento ho tirato un enorme sospiro di sollievo. Da sempre la penso esattamente come tu hai scritto riguardo al pretendere che qualcuno ci completi, è assolutamente impossibile e non salutare in un rapporto caricare una persona sola (che è un essere umano come noi )di una simile responsabilità. Però a volte mi riempio la testa di pippe mentali, mi faccio domande a cui a volte non so rispondere, analizzo la mia relazione, la viviseziono, e mi chiedo come dovrebbe essere l’amore. Hai risposto anche tu a questi dubbi, adesso qualche volta posso starmene tranquilla e pensare che sono “normale”, e soprattutto, che non sono l’unica, o la sola.Grazie da un’altra Giulia! Ps. Leggerò sicuramente questa Sheryl Paul.

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  4. Giulia

    02/11/2015 alle 11:32 AM

    Molto interessante! Sulla stessa lunghezza d’onda, anche l’americana Sheryl Paul (Conscious Transition e anche autrice su Mind Body Green), che si concentra molto su “relationship anxiety”. Anche lei cerca di educare i suoi lettori (e i suoi clienti, visto che offre corsi online oltre al suo lavoro di terapeuta) a capire che The Notebook é una storia tanto bella e tanto cara e tanto falsa. Che la cultura dell’amore che ci viene imposta fin da piccoli, quella di “se hai dubbi vuol dire no, se ti senti che non sei sempre attratta abbastanza vuol dire no” é deleteria. Che farfalle e simili sono infatuazione, e non amore. Che l’amore vero é un lavoro, e che non ci si puo’ aspettare che l’altra persona “ci completi”, perché quello é lavoro da svolgere in prima persona.

    Sono contenta che tu abbia affrontato questo argomento, molto spesso chi si pone queste domande (ciao) si sente estremamente solo, ed estremamente anormale. E invece.

    Giulia

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    • rockandfiocc

      02/11/2015 alle 8:12 PM

      grazie del consiglio, corro a documentarmi! Sono contenta che ti sia piaciuto il post 🙂

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